GRUPPO CULTURALE NAGO - TORBOLE Link alle pubblicazioni del Gruppo |
ATTIVITÀ
Comune
di
Nago e Torbole.
Su proposta di Tullio Pasquali Il direttivo del Gruppo Culturale formato da Nino Mazzocchi (presidente), Tullio Rigotti (vicepresidente) e Tullio Pasquali (consigliere) propongono all'Amministrazione comunale di Nago-Torbole di trasformare l'ex colonia <<Pavese>> in un museo del turismo.
LA
PROPOSTA
Premessa.
Nel Trentino vi
sono 21 edifici, tra palazzi e castelli, che ospitano Musei, e
circa 29 mostre permanenti. In totale sono circa 50 realtà
museali spalmate su tutta la provincia e di queste solo il Museo
di Riva del Garda tratta, però in modo molto marginale, la
storia del turismo.
Noi
crediamo che un Museo che affronti in modo approfondito la
genesi e la storia del turismo non solo gardesano sia
auspicabile. L’opportunità di avere a disposizione un edificio
come la Pavese, sito in un luogo di così eccezionale bellezza è
già per se, la sede ideale di un Museo.
Ora
noi proponiamo una sequenza temporale riguardante solo la
Storia del Turismo di Torbole e Nago è però evidente che la
stessa può andare bene sia per Riva sia per Arco.
Il MUSEO DEL TURISMO DI TORBOLE
E NAGO
Prima sezione
Torbole e Nago tra la fine del 1700 e la metà del 1800
1. – I personaggi
2. – Le vedute romantiche pittoriche e fotografiche
dell’800
3. – Le locande
4. – La navigazione sul lago a vela e a vapore
5. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo (endemismi
floreali del Baldo)
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi
verticali e da una serie di vetrine con l’esposizione di
materiali diversi come libri, stampe, lettere e altro.
Seconda sezione
Il turismo a Torbole e Nago tra la fine dell’800 e lo
scoppio del primo conflitto mondiale
1. – I personaggi dell’epoca
2. – I primi veri alberghi
3. - La navigazione sul lago a vela e a vapore
4. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo
5. – Il mondo artistico mitteleuropeo
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi
verticali e da una serie di vetrine con l’esposizione di
materiale diverso come lampade a petrolio, brocche e
lavamani, piatti e forchette con monogrammi alberghieri,
fotografie e altro.
Terza sezione
Il turismo a Torbole e Nago dalla fine del primo
conflitto mondiale al secondo
1. – L’apertura della Gardesana
2. – I personaggi dell’epoca (fascisti e non)
3. – Le strutture alberghiere dal 1920 al 1945
4. – La navigazione sul lago a vela e a vapore
5 – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo
6 – I film o documentaria su Nago e Torbole
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi
verticali e da vetrine con l’esposizione di materiali
diversi come piatti con monogramma dell’albergo,
registri delle presenze, fotografie e altro.
Quarta sezione
Le offerte turistiche dopo il secondo conflitto
mondiale al 2010
Il turismo di massa chiede nuove soluzioni alberghiere
1. – Dai primi campeggi ai mega campeggi
2. – Le strutture alberghiere dal 1950 ai giorni nostri
3. – Dalle pizzerie ai ristornati
4 – Dai bar alle gelaterie
5 – La navigazione sul lago
6. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo i trekking
7. – I nuovi sport (mountain bike,
free-climbing, windsurf, e altro)
8. – Il Circolo Vela Torbole
9. – I personaggi: dall’uomo politico a quello di
spettacolo
10. – I film o documentari su Torbole e Nago
La sezione sarà corredata come sopra con l’aggiunta di
tutti quei attrezzi sportivi che sono in voga oggi .
NOTA
Si osserva che qualora il Museo sopra illustrato venisse
realizzato, sarebbe il primo in assoluto per il
Trentino.
Attività
letteraria
a mio nome e con altri
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 3 – dicembre 1994
1.
Recuperi
occasionali di materiali bassomedievali in Torbole.
Di
Tullio
Pasquali
I
materiali provengono dal centro storico di Torbole
rinvenuti in occasione della sistemazione della
piazzetta Benacense. Si tratta di cocci in ceramica
“pettinata” e alcuni frammenti di vetri da tavolo, pp.87-90.
Il recupero (1993) è di Franco
Bonomi.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 4 – giugno 1995
2.
Frammenti
di boccale in maiolica arcaica rinvenuti “al Castel”
di Torbole.
Di
Tullio Pasquali
La
relazione
illustra alcuni frammenti di boccale in ceramica
arcaica della seconda metà del XIV secolo. Il sito è
uno spuntone roccioso alla periferia di Torbole, pp.
30-34.
Recuperi (1993) di Franco
Bonomi.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 6 – giugno 1996
3.
Un
frammento
di
maiolica
ispano-moresca rinvenuta casualmente tra i ruderi di
Castel Pénede. Di
Tullio Pasquali
Il
coccio
benché poco appariscente è estremamente importate,
essendo la prima segnalazione di questo tipo di
vasellame nel territorio trentino in epoca tardo
medievale, pp.
133-135.
Il rinvenimento è di Valentino
Rosà.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 8 - giugno 1987
4.
Testimonianze
di resti ceramici dal XII al XIX secolo nel centro
storico di Nago.
Di
Tullio Pasquali e Valentino Rosà
I
cocci provengono da scavi occasionali nel centro
storico del paese e da diverse sistemazioni di case
di abitazione. In totale i frammenti illustrati sono
21 e vanno dalla ceramica “pettinata” a quella
smaltata del secolo scorso,
pp. 104-123.
Il recupero è di Valentino
Rosà
con
altre
persone. Il contributo letterario è di T.
Pasquali.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 12 – giugno 1999
5.
I
resti ceramici recuperati nella cantina di Via
Forni, n. 1, a Nago.
Di
Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Il
restauro
di un edificio nel centro storico di Nago diede la
possibilità di recuperare un cospicuo numero di
frammenti di vasellame soprattutto del XVI-XVIII
secolo, pp.
110-119.
Il recupero è di F.
Bonomi,
il contributo letterario è di T.
Pasquali.
La
Giurisdizione
di Penéde
N. 13 – dicembre 1999
6.
Ceramica
preistorica a Nago.
Di
Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Nella
costruzione
di un garage nell'immediata periferia est di Nago
nel terreno di risulta dello scavo veniva messo in
luce un certo quantitativo di frammenti ceramici
riferibili in gran parte all'età del Bronzo Recente
e Finale, pp.
112-117.
Recuperi di F.
Bonomi,
contributo letterario di
T.
Pasquali.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 14 – giugno 2000
7.
I
frammenti di vasellame dal 1400 al 1600 rinvenuti
nel Riparo sottoroccia La Gogola (Carbonare di
Folgaria).
Di Tullio
Pasquali
e Giampaolo Dalmeri
Nel
1989
il Museo Tridentino di Scienze Naturali eseguiva la
prima campagna di scavi stratigrafici nel Riparo
sottoroccia La Cogola, presso Carbonare di Folgaria.
Le presenze preistoriche vanno dal Paleolitico
superiore al Mesolitico Antico. Mentre la relazione
tratta la ceramica storica proveniente da un
probabile ostello documentato dal vasellame
ingobbiato graffito dipinto sotto vetrina incolore;
reperti attribuibili in gran parte al XVI secolo, pp.
115-130.
È
dell'equipe di G.
Dalmeri
il recupero della ceramica. Il contributo letteraria
di T.
Pasquali.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 15 – dicembre 2000
8.
La
chiave in legno rinvenuta a Nago: un unicum per
l'archeologia trentina. A
cura di
Tullio
Pasquali
Nel
1989
alla periferia nord-est di Nago, in località
Acquais, veniva scoperte delle strutture del periodo
romano, muri messi in luce nelle fondazioni di
alcune abitazioni. Nel 1990 l'Ufficio Beni
Archeologici della Provincia Autonoma di Trento
eseguiva una campagna di scavo. La relazione,
estrapolata da uno studio di Enrico
Cavada,
riguarda
solo
la chiave di legno rinvenuta in un pozzo coevo alle
strutture romane,
pp. 137-142.
La scoperta dell'abitato romano è di
F. Bonomi.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 18 – giugno 2002
9.
Frammenti
ceramici, dal XV al XVI secolo, recuperati tra le
rovine di Castel Pénede.
Di Tullio
Pasquali
I
frammenti, frutto di una raccolta perdurata nel
tempo, sono la maggior parte in ceramica ingobbiata
graffita dipinta sotto vetrina del XVI secolo, pp.
98-117.
Materiale raccolto da V.
Rosà.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 19 – dicembre 2002
10.
Tracce
di una torre anonima medievale presso Castel Pénede.
A
cura di
Tullio Pasquali
Viene
proposto
integralmente ai lettori della Giurisdizione di
Pénede la relazione pubblicata sugli Annali dei
Musei Civici di Rovereto, n, 8. 1992, dal titolo
Ritrovamenti
archeologici
tardomedievali presso i ruderi di una torre anonima
nel Comune di Nago – Torbole (Trento).
Relazione dovuta a Franco
Bonomi,
Alessandro Gremes, Tullio Pasquali,
Barbara
Rauss
e Valentino Rosà. Attraverso
i
reperti e le tracce della torre è documentata
l'esistenza di una piccola fortificazione medievale
tra il Castel Pénede e il porto di Torbole,
pp. 118-134.
La Giurisdizione di Pénede
N. 21 – dicembre 2003
11.
Castel
Pénede 1703-2003 trecento anni di totale abbandono.
Di
Tullio
Pasquali
Si
evidenzia
il totale abbandono dei ruderi castellani,
ricordando che nel parco sottostante il castello
sono presenti delle strutture romane monumentali in
parte messe in luce da
Franco Bonomi,
pp.
49-59.
12.Nuovi
rinvenimenti
preistorici nella zona delle “Marmitte dei Giganti”
nel Comune di Nago-Torbole. Di
Franco
Bonomi
e Tullio Pasquali
In
un
piccolo terrazzo pensile e più precisamente nel tratto
che viene tagliato dalla strada provinciale n. 240 che
da Nago scende a Torbole si rinvenne delle presenze
preistoriche riferibili con molta probabilità a
frequentazioni che vanno dall'Eneolitico al Bronzo, pp.
101-113.
La
scoperta
e il recupero dei materiali è di
F. Bonomi.
Il contributo letteraria è di T.
Pasquali.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 22 – giugno 2004
13.
Dal
Benaco al Baldo. La preistoria del territorio
di Nago e Torbole.
Prima
parte.
L'età della pietra. A
cura di
Franco Bonomi, Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Numero
monografico.
I capitoli sono: La glaciazione e la comparsa
dell'uomo di V.
Rosà.
Il Paleolitico e il Mesolitico di F.
Bonomi
e V. Rosà.
Il Neolitico di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
N. 23 – dicembre 2004
14.
Presenze
della seconda età del Ferro rinvenute nel parco di
Castel Pénede nel Comune di Nago-Torbole. Di
Tullio Pasquali
Si
segnala
la presenza du una probabile struttura abitativa della
seconda età del Ferro sotto le fondazione dei resti
monumentali romani. La presenza è documentata da dei
frammenti di tazza lenticolare del periodo retico, pp.
89-99.
La
Giurisdizione
di Pénede
N. 24– giugno 2005
15.
Dal
Benaco al Baldo. La preistoria del territorio di Nago e
Torbole.
Seconda
parte.
L'età di metalli.
A cura di Franco
Bonomi,
Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Numero
monografico.
I capitoli sono: L'età del Rame - del Bronzo - del
Ferro di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
N. 26– giugno 2006
16.
Note
interpretative su alcuni ciottoli forati provenienti
dall'area gardesana trentina (Castel Pénede e Centro
storico di Nago).
A cura
di Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Si
tratta
di tre ciottoli appiattiti di forma ellissoidale con
foro passante nel vertice più stretto. Tre sono
frammentati in prossimità del foro, uno è integro.
Segue uno studio petrografico di Marco
Avanzini
del Museo Tridentino di Scienze Naturali e delle
considerazioni sull'uso da parte di Marta
Bazzanella
del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina,
pp.100-105.
Il
recupero
dei ciottoli è di V. Rosà.
La Giurisdizione di Pénede
N. 27 -dicembre 2006
17.
I
costumi popolari di Nago e Torbole nella prima metà
dell'Ottocento.
A cura
di Tullio Pasquali
Nel
1996
il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di
San Michele all'Adige pubblicava un interessante libro
dal titolo “I
costumi
popolari del Trentino negli acquarelli di Carl von
Lutterotti”.
In
questa
sede vengono presi in considerazione i costumi di Nago
e Torbole, acquarelli eseguiti tra il 1826 e il 1833,
pp. 104-108
La Giurisdizione di Pénede
N. 28 – Giugno 2007
18. Quindici pietre focaie rinvenute nel territorio di Nago-Torbole. Di Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Si
inizia
con una succinta storia sull'uso della pietra focaia
nelle armi da fuoco e come venivano prodotte nelle
cave di selce. Per poi passare a un catalogo del
materiale raccolto che per le armi da fuoco oscilla
fra la fine del XVII secolo alla metà del del XIX, pp.
106-124.
Le pietre focaie sono state raccolte da V.
Rosà
tra il 1982 e il 2004. Il contributo letterario è di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
N. 30 – giugno 2008
19.
Monete
da Castel Pénede e da San Zeno.
Di Franco
Bonomi,
Marco Morghen, Tullio Pasquali, Tullio Rigotti e
Valentino Rosà
Vengono
presentate
le otto monete esposte nelle vetrine situate nel
piccolo antiquario collocato nella sala del secondo
piano del Forte Superiore di Nago, pp.
105-112.
Si precisa che per volontà dell'amministrazione
comunale di Nago-Torbole l'antiquario è stato
soppresso nel giugno 2010 e tutti i reperti sono nel
magazzino della Biblioteca di Nago. Lo studio
numismatico è di
M. Morghen.
La Giurisdizione di Pénede
N. 33 – dicembre 2009
20.
Un
momento di aggregazione per una comunità, la mostra
“Testimonianze di devozione di Nago e Torbole”. A
cura di
Tullio Pasquali e Tullio Rigotti
Il
contributo
si può considerare un mini catalogo della mostra,
tenuta dal 30 novembre al 23 dicembre 2008, nelle sale
del Forte Superiore di Nago pp.
5-39.
21.
Due
incisioni rupestri senza tempo: a Nago la figura di
una tria (filetto) e a Padaro una lama di pugnaletto.
Di
Franco Bonomi, Ivana Mosna e Tullio Pasquali
Per
la
tria di Nago si fa dei confronti con le diverse tria
graffite nell'aggetto roccioso di Pianaura (Comune di
Arco), per il pugnaletto di Padaro (Comune di Arco) si
ipotizza delle somiglianze formali con le lame di
pugnaletti in selce dell'Eneolitico, pp.
103-110.
Rilievi di F.
Bonomi,
foto di I.
Mosna,
contributo letterario di T.
Pasquali
La Giurisdizione di Pénede
N. 34 – Giugno 2010
22.
Ceramiche
rinascimentali e barocche. I cocci trovati a Nago,
Castel Pénede e a S. Paolo di Ceniga. Di
Tullio
Pasquali
I
frammenti di Nago e di Castel Pénede sono due fondini
in ceramica ingobbiata graffita dipinta sotto vetrina,
reperti databili alla metà del XVI secolo e un residuo
di parete in maiolica su smalto azzurro “berettino”,
attribuibile alla fine del XVI secolo inizio del
successivo. A S. Paolo di Ceniga un frammento di
piatto in maiolica con decoro “alla Turchesca” in voga
nel XVII secolo. pp.
92-105.
Ceramiche recuperate da
F. Bonomi.
La Giurisdizione di Penéde
Anno XIX - N. 36 – giugno 2011
23.
Il
castello-torre di Torbole, m 113 s.l.m.
Di
Franco Bonomi, Remo Carli, Tullio Pasquali e Isabella
Salvador
Lo
studio
documenta la presenza di una torre medievale che
inglobava il dente roccioso che sovrasta il centro
storico di Torbole. Il dosso fu in parte livellato nel
1901 per trasformarlo in un belvedere. Alcuni
mozziconi di muri medievali sono ancora presenti sulla
sommità e qui furono recuperati molti cocci in
ceramica pettinate e del materiale metallico, pp.
5-37.
Di
F.
Bonomi
la
segnalazione
e il recupero dei materiali, di R.
Carli
i rilievi planimetrici, di T.
Pasquali
il
contributo
letterario, di I.
Salvador
la rielaborazioni grafiche satellitare
La Giurisdizione di Pénede
Anno XIX – N. 37 – dicembre 2011
24.
A
Castel Pénede il recupero di altri frammenti di stufa
a olle.
Di
Tullio Pasquali
Vengono
segnalate
una serie di frammenti di mattonelle da stufa
rinvenute all'interno del castello. Di notevole
interesse è un frammento di cornice a mezzaluna. Il
decoro in bassorilievo raffigura un angelo
inginocchiato che sostiene un tondo raggiante,
pp. 57-68.
Materiale nella raccolta di Francesco
Omezzoli.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XX – N. 38 – giugno 2012
25.
Rivenienti
mesolitici dalla zona di Arco: aggiornamenti.
Di
Franco Bonomi, Giampaolo Dalmeri, Stefano Neri e
Tullio Pasquali
La
breve
nota segnala dell'industria litica mesolitica. Il
rinvenimento è avvenuto in occasione dell'ampliamento
della strada che da Vigne porta a Padaro, pp. 103-107.
Di
F.
Bonomi
e T.
Pasquali
è
il recupero del materiale, lo studio dell'industria
litica è di G.
Dalemeri
e S. Neri.
26.
Il
rinvenimento nelle campagne di Nago di un distintivo
austro-ungarico da berretto (Kappenabzeichen). Di
Franco Bonomi, Giancarlo Nardin e Tullio Pasquali
Mediante
il
fregio da berretto austro-ungarico rinvenuto nelle
campagne di Nago viene sintetizzata la storia sui
distintivi austro-ungarici da berretto chiamati
Kappenabzeichen. Inoltre si evidenzia che la placca
metallica è stata emessa a ricordo di una cruenta
operazione militare avvenuta nel 1916, pp.
120-125.
Il
Kappenabzeichen
è di F.
Bonomi.
Il contributo letterario è di G.
Nardin
e T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XX – N. 39 - 2012
27. La morfologia carsica superficiale del territorio
di Nago.
A cura di Tullio
Pasquali
Il
contributo
è una estrapolazione di un poderoso studio di Giuliano
Perna
e Ugo Sauro risalente
al
1978 dal titolo “Atlante
delle
microforme di dissoluzione carsica superficiale del
Trentino e del Veneto”,
pp. 123-128.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXI - N. 40 – giugno 2013
28.
Presenze
preistoriche sul dosso di Sant'Abbondio /Comune di
Dro) e breve nota di un rinvenimento preistorico a
Laghel (Comune di Arco).
Di
Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Le
ceramiche
preistoriche del dosso di Sant'Abbondio risalgono, la
gran parte, alla fasi finali dell'età del Bronzo,
mentre i ritrovamenti di Laghel all'ultimo Neolitico
della fase dei vasi a bocca quadrata (V.B.Q,), pp.
93-98.
I rinvenimenti di Sant'Abbondio sono di F.
Bonomi
e
risalgono al 2012. I rinvenimenti di Laghel sono di Remo
Carli,
Lucia Paoli e
Tullio
Pasquali
e
risalgono al 1991. Contributo letterario di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXI – N. 41 – dicembre 2013
29.
Torbole:
i cocci di inizio secolo XVII rinvenuti nel cortile
dell'albergo Geier.
Di
Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Nella
pavimentazione
del cortile dell'albergo, in uno dei pozzetti di
drenaggio, furono recuperati dei cocci attribuibili
all'inizio del XVII secolo. Si ipotizza che in passato
vi fosse un edificio signorile o una taverna, pp.
64-71.
La ceramica fu consegnata a F.
Bonomi
da uno degli operai. Il contributo letterario è di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXII – N. 42 – giugno 2014
30.
Segnalazione.
Di
Tullio Pasquali
Viaggio
tra
rocche e castelli. Collezioni grafiche del
Buonconsiglio. Valli del Sarca e del Chiese,
a cura di Francesca de Grammatica e Roberto Pancheri,
Trento, 2012
Nella recensione si rimarca che gli autori hanno
scelto per la copertina del libro come immagine
emblematica le rovine di Castel Pénede. L'opera è un
acquarello dipinto tra il 1839 e il 1847 da Tomas
Render,
pp.
123-124.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXII – N. 43 – dicembre 2014
31.
Presenze
preistoriche al cosiddetto Castello di Dro.
Di Franco
Bonomi
e Tullio Pasquali
Si
ricorda
che i vari autori hanno ipotizzato che il toponimo
risalga alla presenza di un castello medievale
distrutto dopo la metà del 1200 e che precedentemente
nel periodo preistorico fosse un castelliere. I
rinvenimenti ceramici, la gran parte attribuibili a
frequentazioni del Bronzo Medio esteso fra XVI e XIV
secolo a.C. lo confermano,
pp. 134-143.
Di F.
Bonomi
la
segnalazione
e il recupero dei materiali. Il contributo letterario
di T.
Pasquali.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXIII – N. 44 – Giugno 2015
32.
Presenze
romane a Nago in località Acquais. Di
Tullio
Pasquali
La
scoperta
dell'abitato rurale romano risale al 1990. Il
contributo illustra alcuni reperti rinvenuti nelle
fasi d'intervento dell'Ufficio di Tutela Archeologica
della Provincia Autonoma di Trento. E conclude
osservando che il sito di Acquais è stato più volte
menzionato, nei vari studi e congressi sempre però
tacendo sui resti monumentali presenti nel parco di
Castel Pénede,
pp. 81-85.
33.
Castel
Pénede e le sue fortezze (Precisazioni sui volumi
APSAT 4-6).
Di
Tullio Pasquali
Nel
2013
sono state pubblicate tre monografie riguardanti le
realtà castellane trentine che sono: “APSAT
4-5-6.
CASTRA, CASTELLI E DOMUS MURATE. Corpus dei siti
fortificati trentini tra tardo antico e basso
medioevo”.
A cura di:
Elisa Possenti, Giorgio Gentilini, Walter Landi
e Michela
Cunaccia. Nei numeri 4 e
6 vi sono le schede del Castel Pénede, il dosso
del San Zeno, della torre Anonima e del Belvedere
di Torbole. Nella lettura attenta delle schede,
riguardanti le realtà castellane di Nago e Torbole
si evidenzia quante volte i vari autori hanno
attinto informazioni dalla Giurisdizione di
Pénede, e come altri hanno “dimenticato” di
consultare la Giurisdizione,
pp. 86-103.
La
Giurisdizione di Pénede
Anno
XXIII – N. 45 – Dicembre 2015
34.
Quando
si doveva santificare le domeniche e le feste
comandate.
Di T.
Pasquali
Negli
antichi
statuti di Nago-Torbole si legge che nel XVI secolo
chi lavorava la domenica e nelle feste comandate
veniva punito con delle sanzioni pecuniarie. Stessa
cosa è ben codificata nelle carte di regola e negli
statuti di moltissime comunità trentine dal XIII al
XVIII secolo. Del fervore religioso che sanciva, per
oltre mezzo millennio, gli ordinamenti comunali sono
ora rimaste delle “tracce parlati” in una serie di
affreschi denominati il Cristo
della
domenica.
Nel
Trentino
il Cristo della domenica più ben conservato si
trova a Tesero, dove alle sue spalle sono
raffigurati tutti gli oggetti, di lavoro e svago,
che se usati la domenica portavano al peccato.
Nell'appendice si evidenzia che a Prabi (Arco)
nella chiesetta di Sant'Apollinare vi è un
affresco “minore” con un santo circondato da
strumenti di lavoro che possono ricordare
l'iconografia del Cristo
della
domenica, pp.
46-61.
35. Nei
restauri di Castel Pénede il rinvenimento di un
fondo di catino datato tra la metà del 1500 e la
metà del 1600.
Di Tullio
Pasquali
e Valentino Rosà
La
breve nota descrive un fondo di catino rinvenuto
a Castel Pénede
nel 2007 nelle fasi di restauro del castello. Sul
fondo, con mano estremamente rapida, è graffito un
edificio con tetto a capanna sormontato da un
notevole camino o da un piccolo campanile. Il tema
rappresentato trova precisi confronti in molte
botteghe dell'Italia settentrionale attive nel
XVI-XVII secolo.
Premessa di V. Rosà, contributo letterario di T.
Pasquali.
La
Giurisdizione di Pénede
Anno XXIV – N. 46. Giugno 2016
36. I
draghi del borgo medievale di Arco e due laminette
bronzee con lo stesso mitico mostro. Di
Tullio Pasquali
Ad Arco in via Orbia su le le mensole di un portone vi sono scolpiti in bassorilievo due draghi alati in posizione speculare rivolti l'uno verso l'altro. L'esecuzione sembra arcaica e forse le mensole provengono da spogli di edifici medievali. I draghi sono i mitici mostri che nel medioevo cristiano sono identificati come Satana, sempre però sconfitto dalla preghiera, dalla spada o dalla lancia. Mentre nell'araldica il drago da “satanico” diventa “buono” simbolo di vigilanza, prudenza, custodia e fedeltà. Dopo alcuni esempi: lo stemma dei Guelfi, di Pietro IV di Aragona, e dell'Ordine del Drago si ricorda il drago “trentino” del castello di San Gottardo a Mezzocorona, e sempre nel paese quello raffigurato nella lapide tombale di Schenk von Cronmetz ed infine ad Alessandria il sarcofago del capitano di ventura Jacopo dal Verme dove il drago ha delle analogie formali con delle placchette bronzee rinvenute nel 1995 nei pressi di Borghetto all'Adige. In conclusione per i draghi di Arco e di Borghetto, si propone, che essi appartengono all' araldica medievale, pp. 100-110.
37. Due
croci di ferro austroungariche modello 1916. Di
Franco Bonomi,
Giancarlo Nardi (n), Tullio Pasquali
La
breve
nota segnala il rinvenimento nel 1982 sul Monte
Garda di due croci militari austroungariche in ferro
modello 1916. Esse sono onorificenze di seconda
classe assegnate di norma per comportamenti
meritevoli (disciplina, ubbidienza, ecc.). I due
reperti, molto consunti, vengono messi a confronto
con croci perfettamente integre con nastro
triangolare da petto, pp.
111-114.
Il rinvenimento è di F. Bonomi, il contributo
letterario di G. Nardin e T. Pasquali.
La
Giurisdizione di Pénede
Anno
XXIV – N. 47. Dicembre 2016
38. Un
abitato d'epoca romana a Tempesta (Comune di
Nago-Torbole)
Di
Franco
Bonomi,
Ivana Mosna, Tullio Pasquali
Di Tempesta
viene tracciato un breve rendiconto storico-geografico. Si
ricorda che nel 1989 Franco Bonomi segnalava al Museo
Civico di Riva del Garda la presenze di 3 siti d'epoca
romana. E solo con delle successive prospezioni del 2015
mise in luce dei mozziconi di muro di strutture abitative
romane. Vengono studiati i resti ceramici ivi rinvenuti.
Si conclude ipotizzando le attività svolte (agricoltura,
pastorizia, taglio del bosco) e che gli scambi commerciali
avvenissero principalmente per via lacustre, pp. 73-85.
39.
Nel
centro storico di Arco il rinvenimento di una scodella
in ceramica graffita della seconda metà del XV secolo o
dei primi decenni del XVI secolo
Di Tullio Pasquali,
Valentino Rosà
Dopo una breve
premessa come fu rivenuta la scodella. Vengono fatti dei
confronti con scodelle dell'area veneta ferrarese e
trentina che hanno dei decori graffiti simili di un cane o
di una cerbiatta accovacciata. La tematica dell'ornato è
ascrivibile alla Graffita Rinascimentale Canonica e si
propone una probabile provenienza veneta, pp. 86-91.
La
Giurisdizione di Pénede
Anno XXV -N. 48. Giugno 2017
40.
Tempesta nella cartografia antica
Di Tullio Pasquali, Tullio Rigotti
Tempesta frazione del Comune di
Nago-Torbole è formata da un pugno di case abbarbicate la gran parte
sulle rocce della costa orientale del lago di Garda.
La prima parte del contributo, a firma di T.P., tratta la
cartografia antica del lago di Garda dal secolo XVI al XIX. Dove
troviamo la località Tempesta indicata come “Cason del Tempesta” o
“Cà del Tempesta” e volte è confusa o abbinata alla vicina località
di “Corno Buono” o “Corno di Bo”. Si ricorda che domenica 21 agosto
1768 il dazio imperiale di Tempesta fu totalmente distrutto dai
rivoltosi provenienti dalle Giudicarie, pp. 32-48; pp. 52-53.
La seconda parte (Appendice), a firma di T.R., tratta gli
avvenimenti bellici che coinvolsero Tempesta sia nel primo che nel
secondo conflitto mondiale, pp. 48-52.
La Giurisdizione di Pénede.
Anno XXV – N. 49. Dicembre 2017.
41. Una moneta carolingia a Prealta,
sito preistorico del Comune di Nago-Torbole
Di
Tullio Pasquali
Il sito preistorico di Prealta con presenze dal Mesolitico in poi, fu segnalato la prima volta nel 1986 e nel 1992 furono eseguiti dei sondaggi da parte del Museo Tridentino di Scienze Naturali in collaborazione con l'Università di Cambrige, in quel occasione fu rinvenuto un denario d'argento emesso dal Papa Giovanni VIII (872-882). Il contributo traccia una breve biografia del papa e delle ipotesi di chi può aver perso il denario in argento, pp. 104-107.
La
Giurisdizione di Pénede
Anno XXVI – N. 50. Giugno 2018
42.
La caccia nel XVII secolo a Nago e Torbole e nel Trentino
Di Tullio Pasquali
S’inizia trattando i diritti di caccia, nel XVII secolo, della Comunità di Nago e Torbole, confrontandoli con quelli della Giurisdizione di Castel Pergine. Poi si lascia la ‘parola’ allo storico del XVII secolo Michel’Angelo Mariani. Nella sua poderosa monografia descrive sia la selvaggina che come veniva caccia a Trento e nel Trentino. Lasciato Mariani si ricorda i problemi che alla fine del XVII secolo i contadini di Volano avevano con i cacciatori di Rovereto, per salvaguardare i raccolti. Del XVIII secolo si ‘sbircia’ le regole di pesca e di caccia delle Comunità di Caldonazzo e Luserna. Si conclude ricordando che solo alla fine del XVIII secolo, con la Rivoluzione Francese, in Europa e più lentamente nel Trentino, la caccia viene liberalizzata e praticata da tutte le classi sociali, pp. 165-182.
43.
In Val di Gresta il ritrovamento di due roncole d’epoca
romana
Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali
Si descrive due roncole d’epoca romana (Falx) rinvenute in Val di Gresta. I ferri vengono messi a confronto con altri simili rinvenuti in Trentino. Si conclude suggerendo che le roncole sono state occultate, sotto un masso, da ‘gente’ proveniente dal sito fortifica dell’isola di Sant’Andrea (lago di Loppio) o dall’abitato tardo antico di Acquais di Nago, pp. 195-199.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVI – N. 51. Dicembre 2018
44. Pesi in terracotta d’epoca romana rinvenuti a Nago,
Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali
L’articolo tratta otto pesi in cotto d’epoca romana, che sono stati rinvenuti da Franco Bonomi in oltre un trentennio di ricerche di superficie (1982-2015). Tutti i reperti sono troncopiramidali. Nella relazione sono muniti di una scheda tecnica che descrive la forma, la conservazione e i confronti con pesi simili rinvenuti nel Trentino. I pesi regionali si differenziano da quelli romani peninsulare per il peso e per il vertice arrotondato anziché piatto. Per la datazione, sapendo che alcune fornaci d’epoca romana attive tra III-V dopo Cristo in Vallagarina producevano manufatti molto simili si propone lo stesso periodo cronologico.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII – N. 52. Giugno 2019 pag 60
45. Torbole piccola perla nell’Italia alla fine ‘800
Di: Tullio Pasquali
La breve nota prende lo spunte da una ‘guida turistica’ delle seconda metà dell’800. Nel 1876 a Stoccarda viene pubblicata una mastodontica monografia che descrivi anche i luoghi più reconditi dell’Italia con il seguente titolo: Italien – Eine Wanderung von den Alpen bis zum Aetna. Nove anni dopo (1885) i Fratelli Treves editori a Milano la traducono e la pubblicano con il titolo: Italia – Viaggio pittoresco dall’Alpi all’Etna. L’opera è diva in tre tomi: 1°. Dall’Alpi all’Arno; 2°. Dall’Arno al Tevere; 3°. Dal Tevere all’Etna.
Nel 1° toma, alle pagine 34-35 vi è una romantica descrizione del lago di Garda, di Torbole, del suo porto e della sua gente. Una delle due immagini che illustrano Torbole è il ‘Sasso dei Bimbi’ che per i vecchi torbolani è ancora uno scrigno di poetiche leggende, pp. 58-62.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII - N. 52. Giugno 2019 pag 80
46. Castel Pénede. La cisterna dell’acqua diventa osservatorio militare
Di: Franco Bonomi, Ivana Mosna, Tullio Pasquali
A Castel Pénede, è la cisterna dell’acqua l’unico locale che si è salvato dalla lenta distruzione plurisecolare. Nel primo conflitto mondiale la cisterna essendo ancora integra il comando austro-ungarico la fece diventare la stanza d’accesso all’osservatorio che controllava le linee italiane del versante settentrionale del Monte Baldo.
Il contributo descrive i cambiamenti (le brecce dei muri della cisterna, il corridoio d’accesso incavato nella roccia per raggiungere all’osservatorio e il cappotto di calcestruzzo a protezione della volta). All’interno della cisterna gli scriventi eseguirono un ridottissimo assaggio che restituiti una laminetta circolare in metallo bianco con stampigliati i busti appaiati degli imperatore d’Austria e di Germania (Francesco Giuseppe I e Guglielmo II), pp. 74-80.
La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII – N. 53. Dicembre 2019
47. Anno 1703. L’espugnazione e la distruzione di Castel Pénede pag 50
Di: Tullio Pasquali
I vari temi trattati sono: Premessa; La documentazione francese; L’assedio di Castel Pénede; Il colonnello Fresen; Inventario dell’armamento trovato nel castello di Nago; Non vi è battaglia senza morti e feriti; Il Castel Pénede dopo l’assedio; Una sintesi sulla presa di Castel Pénede scritta nel 1720; Castel Pénede da agosto a ottobre 1703; Castel Pénede da fortezza a rudere; Breve postilla (su Vendôme), la gran parte dei capitoli sono una rilettura della poderosa monografia di Luigi Bressan: L’invasione del Trentino nel 1703. La campagna del generale Vendôme attraverso la corrispondenza conservata presso l’Archivio Francese della Guerra a Parigi.
Si aggiunge che attraverso la lettura attenta delle lettere inviate a Parigi da Vendôme e dai suoi generali, conosciamo la versione francese sui fatti d’arme che coinvolsero Castel Pénede, pp. 37-57