Tullio Pasquali  "anche un filo d'erba fa la sua ombra"            


 





GRUPPO CULTURALE NAGO - TORBOLE


Link alle pubblicazioni del Gruppo



Dicembre 2002 entro nel direttivo della Giurisdizione di Pénede


ATTIVIT
À
Comune di Nago e Torbole.

Venerdì 18 giugno 2010.
Su proposta di Tullio Pasquali Il direttivo del Gruppo Culturale formato da Nino Mazzocchi (presidente), Tullio Rigotti (vicepresidente) e Tullio Pasquali (consigliere) propongono all'Amministrazione comunale di Nago-Torbole di trasformare l'ex colonia <<Pavese>> in un museo del turismo.


LA PROPOSTA
Premessa.

Nel Trentino vi sono 21 edifici, tra palazzi e castelli, che ospitano Musei, e circa 29 mostre permanenti. In totale sono circa 50 realtà museali spalmate su tutta la provincia e di queste solo il Museo di Riva del Garda tratta, però in modo molto marginale, la storia del turismo.
Noi crediamo che un Museo che affronti in modo approfondito la genesi e la storia del turismo non solo gardesano sia auspicabile. L’opportunità di avere a disposizione un edificio come la Pavese, sito in un luogo di così eccezionale bellezza è già per se, la sede ideale di un Museo.
Ora noi proponiamo una sequenza temporale riguardante solo la Storia del Turismo di Torbole e Nago è però evidente che la stessa può andare bene sia per Riva sia per Arco.
Il MUSEO DEL TURISMO DI TORBOLE E NAGO
Prima sezione
Torbole e Nago tra la fine del 1700 e la metà del 1800
1. – I personaggi
2. – Le vedute romantiche pittoriche e fotografiche dell’800
3. – Le locande
4. – La navigazione sul lago a vela e a vapore
5. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo (endemismi floreali del Baldo)
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi verticali e da una serie di vetrine con l’esposizione di materiali diversi come libri, stampe, lettere e altro.


Seconda sezione
Il turismo a Torbole e Nago tra la fine dell’800 e lo scoppio del primo conflitto mondiale

1. – I personaggi dell’epoca
2. – I primi veri alberghi
3. - La navigazione sul lago a vela e a vapore
4. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo
5. – Il mondo artistico mitteleuropeo
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi verticali e da una serie di vetrine con l’esposizione di materiale diverso come lampade a petrolio, brocche e lavamani, piatti e forchette con monogrammi alberghieri, fotografie e altro.

Terza sezione
Il turismo a Torbole e Nago dalla fine del primo conflitto mondiale al secondo

1. – L’apertura della Gardesana
2. – I personaggi dell’epoca (fascisti e non)
3. – Le strutture alberghiere dal 1920 al 1945
4. – La navigazione sul lago a vela e a vapore
5 – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo
6 – I film o documentaria su Nago e Torbole
La sezione sarà corredata da pannelli esplicativi verticali e da vetrine con l’esposizione di materiali diversi come piatti con monogramma dell’albergo, registri delle presenze, fotografie e altro.

Quarta sezione
Le offerte turistiche dopo il secondo conflitto mondiale al 2010
Il turismo di massa chiede nuove soluzioni alberghiere

1. – Dai primi campeggi ai mega campeggi
2. – Le strutture alberghiere dal 1950 ai giorni nostri
3. – Dalle pizzerie ai ristornati
4 – Dai bar alle gelaterie
5 – La navigazione sul lago
6. – Escursioni dal Benaco al Monte Baldo i trekking
7. – I nuovi sport (mountain bike, free-climbing, windsurf, e altro)
8. –
Il Circolo Vela Torbole
9. – I personaggi: dall’uomo politico a quello di spettacolo
10. – I film o documentari su Torbole e Nago
La sezione sarà corredata come sopra con l’aggiunta di tutti quei attrezzi sportivi che sono in voga oggi .
NOTA
Si osserva che qualora il Museo sopra illustrato venisse realizzato, sarebbe il primo in assoluto per il Trentino.

LA GIUTISDIZIONE DI PÉNEDE

Attività letteraria a mio nome e con altri
La Giurisdizione di Pénede
N. 3 – dicembre 1994

1. Recuperi occasionali di materiali bassomedievali in Torbole. Di Tullio Pasquali
I materiali provengono dal centro storico di Torbole rinvenuti in occasione della sistemazione della piazzetta Benacense. Si tratta di cocci in ceramica “pettinata” e alcuni frammenti di vetri da tavolo,
pp.87-90.
Il recupero (1993) è di
Franco Bonomi.

La Giurisdizione di Pénede
N. 4 – giugno 1995

2. Frammenti di boccale in maiolica arcaica rinvenuti “al Castel” di Torbole. Di Tullio Pasquali
La relazione illustra alcuni frammenti di boccale in ceramica arcaica della seconda metà del XIV secolo. Il sito è uno spuntone roccioso alla periferia di Torbole,
pp. 30-34.
Recuperi (1993) di
Franco Bonomi.

La Giurisdizione di Pénede
N. 6 – giugno 1996

3. Un frammento di maiolica ispano-moresca rinvenuta casualmente tra i ruderi di Castel Pénede. Di Tullio Pasquali
Il coccio benché poco appariscente è estremamente importate, essendo la prima segnalazione di questo tipo di vasellame nel territorio trentino in epoca tardo medievale,
pp. 133-135.
Il rinvenimento è di
Valentino Rosà.

La Giurisdizione di Pénede
N. 8 - giugno 1987

4. Testimonianze di resti ceramici dal XII al XIX secolo nel centro storico di Nago. Di Tullio Pasquali e Valentino Rosà
I cocci provengono da scavi occasionali nel centro storico del paese e da diverse sistemazioni di case di abitazione. In totale i frammenti illustrati sono 21 e vanno dalla ceramica “pettinata” a quella smaltata del secolo scorso,
pp. 104-123.
Il recupero è di
Valentino Rosà con altre persone. Il contributo letterario è di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
N. 12 – giugno 1999

5. I resti ceramici recuperati nella cantina di Via Forni, n. 1, a Nago. Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Il restauro di un edificio nel centro storico di Nago diede la possibilità di recuperare un cospicuo numero di frammenti di vasellame soprattutto del XVI-XVIII secolo,
pp. 110-119.
Il recupero è di
F. Bonomi, il contributo letterario è di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Penéde
N. 13 – dicembre 1999

6. Ceramica preistorica a Nago. Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Nella costruzione di un garage nell'immediata periferia est di Nago nel terreno di risulta dello scavo veniva messo in luce un certo quantitativo di frammenti ceramici riferibili in gran parte all'età del Bronzo Recente e Finale, pp.
112-117.
Recuperi di
F. Bonomi, contributo letterario di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
N. 14 – giugno 2000

7. I frammenti di vasellame dal 1400 al 1600 rinvenuti nel Riparo sottoroccia La Gogola (Carbonare di Folgaria). Di Tullio Pasquali e Giampaolo Dalmeri
Nel 1989 il Museo Tridentino di Scienze Naturali eseguiva la prima campagna di scavi stratigrafici nel Riparo sottoroccia La Cogola, presso Carbonare di Folgaria. Le presenze preistoriche vanno dal Paleolitico superiore al Mesolitico Antico. Mentre la relazione tratta la ceramica storica proveniente da un probabile ostello documentato dal vasellame ingobbiato graffito dipinto sotto vetrina incolore; reperti attribuibili in gran parte al XVI secolo,
pp. 115-130.
È
dell'equipe di G. Dalmeri il recupero della ceramica. Il contributo letteraria di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
N. 15 – dicembre 2000

8. La chiave in legno rinvenuta a Nago: un unicum per l'archeologia trentina. A cura di Tullio Pasquali
Nel 1989 alla periferia nord-est di Nago, in località Acquais, veniva scoperte delle strutture del periodo romano, muri messi in luce nelle fondazioni di alcune abitazioni. Nel 1990 l'Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento eseguiva una campagna di scavo. La relazione, estrapolata da uno studio di
Enrico Cavada, riguarda solo la chiave di legno rinvenuta in un pozzo coevo alle strutture romane, pp. 137-142.
La scoperta dell'abitato romano è di
F. Bonomi.

La Giurisdizione di Pénede
N. 18 – giugno 2002

9. Frammenti ceramici, dal XV al XVI secolo, recuperati tra le rovine di Castel Pénede. Di Tullio Pasquali
I frammenti, frutto di una raccolta perdurata nel tempo, sono la maggior parte in ceramica ingobbiata graffita dipinta sotto vetrina del XVI secolo,
pp. 98-117.
Materiale raccolto da
V. Rosà.

La Giurisdizione di Pénede
N. 19 – dicembre 2002

10. Tracce di una torre anonima medievale presso Castel Pénede. A cura di Tullio Pasquali
Viene proposto integralmente ai lettori della Giurisdizione di Pénede la relazione pubblicata sugli Annali dei Musei Civici di Rovereto, n, 8. 1992, dal titolo
Ritrovamenti archeologici tardomedievali presso i ruderi di una torre anonima nel Comune di Nago – Torbole (Trento). Relazione dovuta a Franco Bonomi, Alessandro Gremes, Tullio Pasquali, Barbara Rauss e Valentino Rosà. Attraverso i reperti e le tracce della torre è documentata l'esistenza di una piccola fortificazione medievale tra il Castel Pénede e il porto di Torbole, pp. 118-134.

La Giurisdizione di Pénede
N. 21 – dicembre 2003

11. Castel Pénede 1703-2003 trecento anni di totale abbandono. Di Tullio Pasquali
Si evidenzia il totale abbandono dei ruderi castellani, ricordando che nel parco sottostante il castello sono presenti delle strutture romane monumentali in parte messe in luce da
Franco Bonomi, pp. 49-59.

12.Nuovi rinvenimenti preistorici nella zona delle “Marmitte dei Giganti” nel Comune di Nago-Torbole. Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
In un piccolo terrazzo pensile e più precisamente nel tratto che viene tagliato dalla strada provinciale n. 240 che da Nago scende a Torbole si rinvenne delle presenze preistoriche riferibili con molta probabilità a frequentazioni che vanno dall'Eneolitico al Bronzo, pp. 101-113.
La scoperta e il recupero dei materiali è di F. Bonomi. Il contributo letteraria è di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
N. 22 – giugno 2004

13. Dal Benaco al Baldo. La preistoria del territorio di Nago e Torbole.
Prima parte. L'età della pietra.
A cura di Franco Bonomi, Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Numero monografico. I capitoli sono: La glaciazione e la comparsa dell'uomo di
V. Rosà. Il Paleolitico e il Mesolitico di F. Bonomi e V. Rosà. Il Neolitico di T. Pasquali.
   


La Giurisdizione di Pénede
N. 23 – dicembre 2004
                        

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14. Presenze della seconda età del Ferro rinvenute nel parco di Castel Pénede nel Comune di Nago-Torbole. Di Tullio Pasquali
Si segnala la presenza du una probabile struttura abitativa della seconda età del Ferro sotto le fondazione dei resti monumentali romani. La presenza è documentata da dei frammenti di tazza lenticolare del periodo retico,
pp. 89-99.


La Giurisdizione di Pénede
N. 24– giugno 2005

15. Dal Benaco al Baldo. La preistoria del territorio di Nago e Torbole.
Seconda parte. L'età di metalli. A cura di Franco Bonomi, Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Numero monografico. I capitoli sono: L'età del Rame - del Bronzo - del Ferro di
T. Pasquali.


La Giurisdizione di Pénede
N. 26– giugno 2006

16. Note interpretative su alcuni ciottoli forati provenienti dall'area gardesana trentina (Castel Pénede e Centro storico di Nago). A cura di Tullio Pasquali e Valentino Rosà
Si tratta di tre ciottoli appiattiti di forma ellissoidale con foro passante nel vertice più stretto. Tre sono frammentati in prossimità del foro, uno è integro. Segue uno studio petrografico di
Marco Avanzini del Museo Tridentino di Scienze Naturali e delle considerazioni sull'uso da parte di Marta Bazzanella del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, pp.100-105.
Il recupero dei ciottoli è di V. Rosà.

La Giurisdizione di Pénede
N. 27 -dicembre 2006

17. I costumi popolari di Nago e Torbole nella prima metà dell'Ottocento. A cura di Tullio Pasquali
Nel 1996 il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige pubblicava un interessante libro dal titolo
“I costumi popolari del Trentino negli acquarelli di Carl von Lutterotti”. In questa sede vengono presi in considerazione i costumi di Nago e Torbole, acquarelli eseguiti tra il 1826 e il 1833, pp. 104-108


La Giurisdizione di Pénede
N. 28 – Giugno 2007

18. Quindici pietre focaie rinvenute nel territorio di Nago-Torbole. Di Tullio Pasquali e Valentino Rosà

Si inizia con una succinta storia sull'uso della pietra focaia nelle armi da fuoco e come venivano prodotte nelle cave di selce. Per poi passare a un catalogo del materiale raccolto che per le armi da fuoco oscilla fra la fine del XVII secolo alla metà del del XIX, pp. 106-124.
Le pietre focaie sono state raccolte da
V. Rosà tra il 1982 e il 2004. Il contributo letterario è di T. Pasquali.


La Giurisdizione di Pénede
N. 30 – giugno 2008

19. Monete da Castel Pénede e da San Zeno. Di Franco Bonomi, Marco Morghen, Tullio Pasquali, Tullio Rigotti e Valentino Rosà
Vengono presentate le otto monete esposte nelle vetrine situate nel piccolo antiquario collocato nella sala del secondo piano del Forte Superiore di Nago,
pp. 105-112.
Si precisa che per volontà dell'amministrazione comunale di Nago-Torbole l'antiquario è stato soppresso nel giugno 2010 e tutti i reperti sono nel magazzino della Biblioteca di Nago. Lo studio numismatico è di
M. Morghen.


La Giurisdizione di Pénede
N. 33 – dicembre 2009

20. Un momento di aggregazione per una comunità, la mostra “Testimonianze di devozione di Nago e Torbole”. A cura di Tullio Pasquali e Tullio Rigotti
Il contributo si può considerare un mini catalogo della mostra, tenuta dal 30 novembre al 23 dicembre 2008, nelle sale del Forte Superiore di Nago
pp. 5-39.


21. Due incisioni rupestri senza tempo: a Nago la figura di una tria (filetto) e a Padaro una lama di pugnaletto. Di Franco Bonomi, Ivana Mosna e Tullio Pasquali
Per la tria di Nago si fa dei confronti con le diverse tria graffite nell'aggetto roccioso di Pianaura (Comune di Arco), per il pugnaletto di Padaro (Comune di Arco) si ipotizza delle somiglianze formali con le lame di pugnaletti in selce dell'Eneolitico,
pp. 103-110.
Rilievi di
F. Bonomi, foto di I. Mosna, contributo letterario di T. Pasquali


La Giurisdizione di Pénede
N. 34 – Giugno 2010

22. Ceramiche rinascimentali e barocche. I cocci trovati a Nago, Castel Pénede e a S. Paolo di Ceniga. Di Tullio Pasquali
I frammenti di Nago e di Castel Pénede sono due fondini in ceramica ingobbiata graffita dipinta sotto vetrina, reperti databili alla metà del XVI secolo e un residuo di parete in maiolica su smalto azzurro “berettino”, attribuibile alla fine del XVI secolo inizio del successivo. A S. Paolo di Ceniga un frammento di piatto in maiolica con decoro “alla Turchesca” in voga nel XVII secolo.
pp. 92-105.
Ceramiche recuperate da
F. Bonomi.


La Giurisdizione di Penéde
Anno XIX - N. 36 – giugno 2011

23. Il castello-torre di Torbole, m 113 s.l.m. Di Franco Bonomi, Remo Carli, Tullio Pasquali e Isabella Salvador
Lo studio documenta la presenza di una torre medievale che inglobava il dente roccioso che sovrasta il centro storico di Torbole. Il dosso fu in parte livellato nel 1901 per trasformarlo in un belvedere. Alcuni mozziconi di muri medievali sono ancora presenti sulla sommità e qui furono recuperati molti cocci in ceramica pettinate e del materiale metallico,
pp. 5-37.
Di F. Bonomi la segnalazione e il recupero dei materiali, di R. Carli i rilievi planimetrici, di T. Pasquali il contributo letterario, di I. Salvador la rielaborazioni grafiche satellitare


La Giurisdizione di Pénede
Anno XIX – N. 37 – dicembre 2011


24. A Castel Pénede il recupero di altri frammenti di stufa a olle. Di Tullio Pasquali
Vengono segnalate una serie di frammenti di mattonelle da stufa rinvenute all'interno del castello. Di notevole interesse è un frammento di cornice a mezzaluna. Il decoro in bassorilievo raffigura un angelo inginocchiato che sostiene un tondo raggiante,
pp. 57-68.
Materiale nella raccolta di
Francesco Omezzoli.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XX – N. 38 – giugno 2012

25. Rivenienti mesolitici dalla zona di Arco: aggiornamenti. Di Franco Bonomi, Giampaolo Dalmeri, Stefano Neri e Tullio Pasquali
La breve nota segnala dell'industria litica mesolitica. Il rinvenimento è avvenuto in occasione dell'ampliamento della strada che da Vigne porta a Padaro, pp. 103-107.
Di F. Bonomi e T. Pasquali è il recupero del materiale, lo studio dell'industria litica è di G. Dalemeri e S. Neri.

26. Il rinvenimento nelle campagne di Nago di un distintivo austro-ungarico da berretto (Kappenabzeichen). Di Franco Bonomi, Giancarlo Nardin e Tullio Pasquali
Mediante il fregio da berretto austro-ungarico rinvenuto nelle campagne di Nago viene sintetizzata la storia sui distintivi austro-ungarici da berretto chiamati Kappenabzeichen. Inoltre si evidenzia che la placca metallica è stata emessa a ricordo di una cruenta operazione militare avvenuta nel 1916,
pp. 120-125.
Il Kappenabzeichen è di F. Bonomi. Il contributo letterario è di G. Nardin e T. Pasquali.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XX – N. 39 - 2012


27. La morfologia carsica superficiale del territorio di Nago. A cura di Tullio Pasquali
Il contributo è una estrapolazione di un poderoso studio di
Giuliano Perna e Ugo Sauro risalente al 1978 dal titolo “Atlante delle microforme di dissoluzione carsica superficiale del Trentino e del Veneto”, pp. 123-128.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXI - N. 40 – giugno 2013

28. Presenze preistoriche sul dosso di Sant'Abbondio /Comune di Dro) e breve nota di un rinvenimento preistorico a Laghel (Comune di Arco). Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Le ceramiche preistoriche del dosso di Sant'Abbondio risalgono, la gran parte, alla fasi finali dell'età del Bronzo, mentre i ritrovamenti di Laghel all'ultimo Neolitico della fase dei vasi a bocca quadrata (V.B.Q,),
pp. 93-98.
I rinvenimenti di Sant'Abbondio sono di
F. Bonomi e risalgono al 2012. I rinvenimenti di Laghel sono di Remo Carli, Lucia Paoli e Tullio Pasquali e risalgono al 1991. Contributo letterario di T. Pasquali.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXI – N. 41 – dicembre 2013

29. Torbole: i cocci di inizio secolo XVII rinvenuti nel cortile dell'albergo Geier. Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Nella pavimentazione del cortile dell'albergo, in uno dei pozzetti di drenaggio, furono recuperati dei cocci attribuibili all'inizio del XVII secolo. Si ipotizza che in passato vi fosse un edificio signorile o una taverna,
pp. 64-71.
La ceramica fu consegnata a
F. Bonomi da uno degli operai. Il contributo letterario è di T. Pasquali.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXII – N. 42 – giugno 2014

30. Segnalazione. Di Tullio Pasquali
Viaggio tra rocche e castelli. Collezioni grafiche del Buonconsiglio. Valli del Sarca e del Chiese, a cura di Francesca de Grammatica e Roberto Pancheri, Trento, 2012
Nella recensione si rimarca che gli autori hanno scelto per la copertina del libro come immagine emblematica le rovine di Castel Pénede. L'opera è un acquarello dipinto tra il 1839 e il 1847 da
Tomas Render, pp. 123-124.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXII – N. 43 – dicembre 2014

31. Presenze preistoriche al cosiddetto Castello di Dro. Di Franco Bonomi e Tullio Pasquali
Si ricorda che i vari autori hanno ipotizzato che il toponimo risalga alla presenza di un castello medievale distrutto dopo la metà del 1200 e che precedentemente nel periodo preistorico fosse un castelliere. I rinvenimenti ceramici, la gran parte attribuibili a frequentazioni del Bronzo Medio esteso fra XVI e XIV secolo a.C. lo confermano,
pp. 134-143.
Di
F. Bonomi la segnalazione e il recupero dei materiali. Il contributo letterario di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXIII – N. 44 – Giugno 2015

32. Presenze romane a Nago in località Acquais. Di Tullio Pasquali
La scoperta dell'abitato rurale romano risale al 1990. Il contributo illustra alcuni reperti rinvenuti nelle fasi d'intervento dell'Ufficio di Tutela Archeologica della Provincia Autonoma di Trento. E conclude osservando che il sito di Acquais è stato più volte menzionato, nei vari studi e congressi sempre però tacendo sui resti monumentali presenti nel parco di Castel Pénede,
pp. 81-85.

33. Castel Pénede e le sue fortezze (Precisazioni sui volumi APSAT 4-6). Di Tullio Pasquali
Nel 2013 sono state pubblicate tre monografie riguardanti le realtà castellane trentine che sono: “
APSAT 4-5-6. CASTRA, CASTELLI E DOMUS MURATE. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo”. A cura di: Elisa Possenti, Giorgio Gentilini, Walter Landi e Michela Cunaccia. Nei numeri 4 e 6 vi sono le schede del Castel Pénede, il dosso del San Zeno, della torre Anonima e del Belvedere di Torbole. Nella lettura attenta delle schede, riguardanti le realtà castellane di Nago e Torbole si evidenzia quante volte i vari autori hanno attinto informazioni dalla Giurisdizione di Pénede, e come altri hanno “dimenticato” di consultare la Giurisdizione, pp. 86-103
.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXIII – N. 45 – Dicembre 2015

34. Quando si doveva santificare le domeniche e le feste comandate. Di T. Pasquali
Negli antichi statuti di Nago-Torbole si legge che nel XVI secolo chi lavorava la domenica e nelle feste comandate veniva punito con delle sanzioni pecuniarie. Stessa cosa è ben codificata nelle carte di regola e negli statuti di moltissime comunità trentine dal XIII al XVIII secolo. Del fervore religioso che sanciva, per oltre mezzo millennio, gli ordinamenti comunali sono ora rimaste delle “tracce parlati” in una serie di affreschi denominati il
Cristo della domenica.
Nel Trentino il Cristo della domenica più ben conservato si trova a Tesero, dove alle sue spalle sono raffigurati tutti gli oggetti, di lavoro e svago, che se usati la domenica portavano al peccato. Nell'appendice si evidenzia che a Prabi (Arco) nella chiesetta di Sant'Apollinare vi è un affresco “minore” con un santo circondato da strumenti di lavoro che possono ricordare l'iconografia del
Cristo della domenica, pp. 46-61.


35. Nei restauri di Castel Pénede il rinvenimento di un fondo di catino datato tra la metà del 1500 e la metà del 1600.

Di
Tullio Pasquali e Valentino Rosà

La breve nota descrive un fondo di catino rinvenuto a Castel Pénede nel 2007 nelle fasi di restauro del castello. Sul fondo, con mano estremamente rapida, è graffito un edificio con tetto a capanna sormontato da un notevole camino o da un piccolo campanile. Il tema rappresentato trova precisi confronti in molte botteghe dell'Italia settentrionale attive nel XVI-XVII secolo.
Premessa di V. Rosà, contributo letterario di T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXIV – N. 46. Giugno 2016

36. I draghi del borgo medievale di Arco e due laminette bronzee con lo stesso mitico mostro. Di Tullio Pasquali

Ad Arco in via Orbia su le le mensole di un portone vi sono scolpiti in bassorilievo due draghi alati in posizione speculare rivolti l'uno verso l'altro. L'esecuzione sembra arcaica e forse le mensole provengono da spogli di edifici medievali. I draghi sono i mitici mostri che nel medioevo cristiano sono identificati come Satana, sempre però sconfitto dalla preghiera, dalla spada o dalla lancia. Mentre nell'araldica il drago da “satanico” diventa “buono” simbolo di vigilanza, prudenza, custodia e fedeltà. Dopo alcuni esempi: lo stemma dei Guelfi, di Pietro IV di Aragona, e dell'Ordine del Drago si ricorda il drago “trentino” del castello di San Gottardo a Mezzocorona, e sempre nel paese quello raffigurato nella lapide tombale di Schenk von Cronmetz ed infine ad Alessandria il sarcofago del capitano di ventura Jacopo dal Verme dove il drago ha delle analogie formali con delle placchette bronzee rinvenute nel 1995 nei pressi di Borghetto all'Adige. In conclusione per i draghi di Arco e di Borghetto, si propone, che essi appartengono all' araldica medievale, pp. 100-110.


37. Due croci di ferro austroungariche modello 1916. Di Franco Bonomi, Giancarlo Nardi (n), Tullio Pasquali

La breve nota segnala il rinvenimento nel 1982 sul Monte Garda di due croci militari austroungariche in ferro modello 1916. Esse sono onorificenze di seconda classe assegnate di norma per comportamenti meritevoli (disciplina, ubbidienza, ecc.). I due reperti, molto consunti, vengono messi a confronto con croci perfettamente integre con nastro triangolare da petto, pp. 111-114.
Il rinvenimento è di F. Bonomi, il contributo letterario di G. Nardin e T. Pasquali.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXIV – N. 47. Dicembre 2016

38. Un abitato d'epoca romana a Tempesta (Comune di Nago-Torbole)
Di Franco Bonomi, Ivana Mosna, Tullio Pasquali

Di Tempesta viene tracciato un breve rendiconto storico-geografico. Si ricorda che nel 1989 Franco Bonomi segnalava al Museo Civico di Riva del Garda la presenze di 3 siti d'epoca romana. E solo con delle successive prospezioni del 2015 mise in luce dei mozziconi di muro di strutture abitative romane. Vengono studiati i resti ceramici ivi rinvenuti. Si conclude ipotizzando le attività svolte (agricoltura, pastorizia, taglio del bosco) e che gli scambi commerciali avvenissero principalmente per via lacustre, pp. 73-85.



39. Nel centro storico di Arco il rinvenimento di una scodella in ceramica graffita della seconda metà del XV secolo o dei primi decenni del XVI secolo
Di Tullio Pasquali, Valentino Rosà

Dopo una breve premessa come fu rivenuta la scodella. Vengono fatti dei confronti con scodelle dell'area veneta ferrarese e trentina che hanno dei decori graffiti simili di un cane o di una cerbiatta accovacciata. La tematica dell'ornato è ascrivibile alla Graffita Rinascimentale Canonica e si propone una probabile provenienza veneta, pp. 86-91.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXV -N. 48. Giugno 2017

40. Tempesta nella cartografia antica
Di Tullio Pasquali, Tullio Rigotti

Tempesta frazione del Comune di Nago-Torbole è formata da un pugno di case abbarbicate la gran parte sulle rocce della costa orientale del lago di Garda.
La prima parte del contributo, a firma di T.P., tratta la cartografia antica del lago di Garda dal secolo XVI al XIX. Dove troviamo la località Tempesta indicata come “Cason del Tempesta” o “Cà del Tempesta” e volte è confusa o abbinata alla vicina località di “Corno Buono” o “Corno di Bo”. Si ricorda che domenica 21 agosto 1768 il dazio imperiale di Tempesta fu totalmente distrutto dai rivoltosi provenienti dalle Giudicarie, pp. 32-48; pp. 52-53.
La seconda parte (Appendice), a firma di T.R., tratta gli avvenimenti bellici che coinvolsero Tempesta sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale, pp. 48-52.

La Giurisdizione di Pénede.
Anno XXV – N. 49. Dicembre 2017.

41. Una moneta carolingia a Prealta, sito preistorico del Comune di Nago-Torbole
Di
Tullio Pasquali

Il sito preistorico di Prealta con presenze dal Mesolitico in poi, fu segnalato la prima volta nel 1986 e nel 1992 furono eseguiti dei sondaggi da parte del Museo Tridentino di Scienze Naturali in collaborazione con l'Università di Cambrige, in quel occasione fu rinvenuto un denario d'argento emesso dal Papa Giovanni VIII (872-882). Il contributo traccia una breve biografia del papa e delle ipotesi di chi può aver perso il denario in argento, pp. 104-107.

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVI – N. 50. Giugno 2018

42. La caccia nel XVII secolo a Nago e Torbole e nel Trentino
Di Tullio Pasquali

S’inizia trattando i diritti di caccia, nel XVII secolo, della Comunità di Nago e Torbole, confrontandoli con quelli della Giurisdizione di Castel Pergine. Poi si lascia la ‘parola’ allo storico del XVII secolo Michel’Angelo Mariani. Nella sua poderosa monografia descrive sia la selvaggina che come veniva caccia a Trento e nel Trentino. Lasciato Mariani si ricorda i problemi che alla fine del XVII secolo i contadini di Volano avevano con i cacciatori di Rovereto, per salvaguardare i raccolti. Del XVIII secolo si ‘sbircia’ le regole di pesca e di caccia delle Comunità di Caldonazzo e Luserna. Si conclude ricordando che solo alla fine del XVIII secolo, con la Rivoluzione Francese, in Europa e più lentamente nel Trentino, la caccia viene liberalizzata e praticata da tutte le classi sociali, pp. 165-182.



43. In Val di Gresta il ritrovamento di due roncole d’epoca romana
Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali

Si descrive due roncole d’epoca romana (Falx) rinvenute in Val di Gresta. I ferri vengono messi a confronto con altri simili rinvenuti in Trentino. Si conclude suggerendo che le roncole sono state occultate, sotto un masso, da ‘gente’ proveniente dal sito fortifica dell’isola di Sant’Andrea (lago di Loppio) o dall’abitato tardo antico di Acquais di Nago, pp. 195-199.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVI – N. 51. Dicembre 2018


44. Pesi in terracotta d’epoca romana rinvenuti a Nago,
Arco e Riva
Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali


L’articolo tratta otto pesi in cotto d’epoca romana, che sono stati rinvenuti da Franco Bonomi in oltre un trentennio di ricerche di superficie (1982-2015). Tutti i reperti sono troncopiramidali. Nella relazione sono muniti di una scheda tecnica che descrive la forma, la conservazione e i confronti con pesi simili rinvenuti nel Trentino. I pesi regionali si differenziano da quelli romani peninsulare per il peso e per il vertice arrotondato anziché piatto. Per la datazione, sapendo che alcune fornaci d’epoca romana attive tra III-V dopo Cristo in Vallagarina producevano manufatti molto simili si propone lo stesso periodo cronologico.



La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII – N. 52. Giugno 2019 pag 60


45. Torbole piccola perla nell’Italia alla fine ‘800
Di: Tullio Pasquali


La breve nota prende lo spunte da una ‘guida turistica’ delle seconda metà dell’800. Nel 1876 a Stoccarda viene pubblicata una mastodontica monografia che descrivi anche i luoghi più reconditi dell’Italia con il seguente titolo: Italien – Eine Wanderung von den Alpen bis zum Aetna. Nove anni dopo (1885) i Fratelli Treves editori a Milano la traducono e la pubblicano con il titolo: Italia – Viaggio pittoresco dall’Alpi all’Etna. L’opera è diva in tre tomi: 1°. Dall’Alpi all’Arno; 2°. Dall’Arno al Tevere; 3°. Dal Tevere all’Etna.
Nel 1° toma, alle pagine 34-35 vi è una romantica descrizione del lago di Garda, di Torbole, del suo porto e della sua gente. Una delle due immagini che illustrano Torbole è il ‘Sasso dei Bimbi’ che per i vecchi torbolani è ancora uno scrigno di poetiche leggende, pp. 58-62.



La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII - N. 52. Giugno 2019 pag 80

46. Castel Pénede. La cisterna dell’acqua diventa osservatorio militare
Di: Franco Bonomi, Ivana Mosna, Tullio Pasquali


A Castel Pénede, è la cisterna dell’acqua l’unico locale che si è salvato dalla lenta distruzione plurisecolare. Nel primo conflitto mondiale la cisterna essendo ancora integra il comando austro-ungarico la fece diventare la stanza d’accesso all’osservatorio che controllava le linee italiane del versante settentrionale del Monte Baldo.
Il contributo descrive i cambiamenti (le brecce dei muri della cisterna, il corridoio d’accesso incavato nella roccia per raggiungere all’osservatorio e il cappotto di calcestruzzo a protezione della volta). All’interno della cisterna gli scriventi eseguirono un ridottissimo assaggio che restituiti una laminetta circolare in metallo bianco con stampigliati i busti appaiati degli imperatore d’Austria e di Germania (Francesco Giuseppe I e Guglielmo II), pp. 74-80.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVII – N. 53. Dicembre 2019

47. Anno 1703. L’espugnazione e la distruzione di Castel Pénede pag 50
Di: Tullio Pasquali

I vari temi trattati sono: Premessa; La documentazione francese; L’assedio di Castel Pénede; Il colonnello Fresen; Inventario dell’armamento trovato nel castello di Nago; Non vi è battaglia senza morti e feriti; Il Castel Pénede dopo l’assedio; Una sintesi sulla presa di Castel Pénede scritta nel 1720; Castel Pénede da agosto a ottobre 1703; Castel Pénede da fortezza a rudere; Breve postilla (su Vendôme), la gran parte dei capitoli sono una rilettura della poderosa monografia di Luigi Bressan: L’invasione del Trentino nel 1703. La campagna del generale Vendôme attraverso la corrispondenza conservata presso l’Archivio Francese della Guerra a Parigi.
Si aggiunge che attraverso la lettura attenta delle lettere inviate a Parigi da Vendôme e dai suoi generali, conosciamo la versione francese sui fatti d’arme che coinvolsero Castel Pénede, pp. 37-57

La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVIII – N. 54. Giugno 2020

48. In località Rangone di Pregasina il rinvenimento di frammenti ceramici medievali e rinascimentali
Di:
Giovanni Bombardelli, Franco Bonomi, Tullio Pasquali

Giovanni Bombardelli in poco meno di venti anni nei suoi campi di Rangone raccoglieva attorno duecento frammenti di vasellame. In questo contributo la metà circa vengono pubblicati, che sono: 1. Ceramica grezza del tipo “pettinata; 2. Ceramica ingobbiata graffita dipinta sotto vetrina; 3. Ceramica lionata graffita invetriata e ceramica lionata sotto vetrina; 4. Ceramica ingobbiata dipinta sotto vetrina; 5. Ceramica dipinta a ingobbio sotto vetrina; 6. Ceramica invetriata monocromatica bianca; 7. Dischetto in ceramica; 8. Ceramica smaltata o maiolica.
Nell’articolato studio si conclude affermando che i frammenti più “antichi” risalgono al 1100-1300 e i più “recenti” al 1500-1600, pp. 87-113.


La Giurisdizione di Pénede
Anno XXVIII – N. 55. Dicembre 2020

49. Proposta per l’identificazione di un pezzo di scacchi del castello di Arco: cavallo o alfiere?
Di:
Tullio Pasquali

Al castello di Arco, nella cosiddetta Sala degli affreschi o sala dei giochi, vi è fra l’altro rappresentato il gioco degli scacchi. Dove in uno dei riquadri una giovane dama gioca con un gentiluomo, il quale sulla scacchiera ha un pezzo di forma assai arcaica.

Il pezzo arcense trova precisi raffronti con un pezzo in osso rinvenuto nel 1988 negli strati medievali del XI-XII secolo di Castel Bosco di Civezzano, che al momento dello studio (1988-1989), attraverso confronti con scacchi polacchi, attribuii al cavallo. Ora (2020) attraverso comparazioni più puntuali il pezzo di Castel Bosco potrebbe essere sia il cavallo che l’alfiere, però è di sicura di tipologia “islamica”, per la forma a tronco di cono campaniforme. Forma che si riscontra anche nei pezzi dipinti nella Sala dei Giochi del castello di Arco, pp. 104-109.




La Giurisdizione di Pénede

Anno XXIX N. 56 Giugno 2021

50. 1340. L’assedio di Castel Pénede

Di: Tullio Pasquali

Nell’autunno del 1340 Nicolò d’Arco con Luchino Visconti pose sotto assedio Castel Pénede. I Castelbarco signori del maniero, sapendo che era difficile resistere ai nemici offrirono in vendita il feudo e il castello al vescovo di Trento Nicolò da Bruna, che accettò. Il vescovo mandò una schiera d’armati che liberarono il castello. Il contributo evidenzia l’armamento dell’epoca e la figura di Carlo di Lussemburgo-Boemia, comandante delle schiere vescovili che nel 1355 divenne imperatore del Sacro Romano Impero, pp.126-142.



La Giurisdizione di Pénede

Anno XXX N. 58 Giugno 2022

51. Il ciottolo porfirico con coppelle di Nago

Di: Tullio Pasquali

Valentino Rosà nella monografia Sciptorium popoli, a pagina 35, descrive un ciottolo di porfido con coppelle rinvenuto a Nago, affermando che sono in corso confronti con altri ciottoli coppellati trentini. Il contributo dopo aver illustrato i ciottoli coppellati trentini afferma che quello di Nago è di sicuro attribuibile alla cultura retica documentata negli scavi archeologici presenti nel parco di Castel Pénede, pp. 96-101.



La Giurisdizione di Pénede

Anno XXX N. 59 Dicembre 2022

52. La chiave rinvenuta a Pianaura e alcune altre provenienti dal Basso Sarca

Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali

Il ritrovamento a Pianaura di Arco, da parte di Franco Bonomi, di una chiave del XVII secolo da il via per illustrare le chiavi della sua collezione, che sono 12 e vanno dal XIV-XV al XIX. Tutte rinvenute nel Basso Sarca, pp. 33-37.


53. Roncole e altro, dalla “Busa allargata” del Basso Sarca

Di: Franco Bonomi, Tullio Pasquali

Lo studio analizza, la raccolta di Franco Bonomi formata da 14 roncole, 4 piccole roncole tascabili, 2 coltelli lunati e 1 lama di falcetto. Di ogni ferro vi è una scheda suddivisa il 13 voci, che sono: 1. Tecnica di lavorazione; 2. Altezza totale; 3. Peso; 4. Curvatura della lama; 5. Misurazione dalla punta al dorso; 6. Profilo del tagliente; 7. Forma dei talloni; 8. Lunghezza massima della lama; 9. Spessore massimo della lama; 10. Lunghezza massima del codolo o del manico; 11. Spessore massimo del codolo o del manico; 12. Marchiatura; 13. Osservazioni generali del ferro.

Nello studio si ricorda che nel Basso Medioevo la roncola inastata diventa un’arma da guerra. I confronti vengono fatti con delle sculture romaniche del XIII. Si descrive brevemente la coltivazione della vite nel medioevo e l’uso della roncola a Nago e Torbole. Viene evidenziato che la roncola essendo un arnese, dalla forma immutata nel tempo, è impossibile datala al di fuori di un contesto archeologico, invece si può stabilire l’uso dalla usure e dalla pezzatura, pp. 38-66.